Salvador de Bahia, Brasile, 2011.
Il mercato di Sao Joaquim si sveglia all’alba ed è subito un’esplosione di colori, rumori e voci. E’ animato da gente povera, fiera ed allegra, gente con occhi vivi che guardano lontano, sguardi profondi. Ai banconi puoi comprarti di tutto e trattare fermamente i prezzi, puoi andartene a casa con un gallo vivo, le cassette di legno trasbordano di frutta e verdura di ogni tipo, ci sono mango, papaye, ananas, banane, ma anche frutti mai visti dai nomi più strani, ci sono cose che sembrano abbandonate lì da anni, un vecchio telefono pubblico rotto e sbilenco sembra un’istallazione. C’è qualcuno che si abbandona ad un sonno veloce in qualche angolo fermo o sopra una panca di legno. Alla Feira de Sao Joaquim ci arriva poco il turista, è il mercato dei bahiani. C’è ordine nel caos, e squarci di luce che accendono le cose, poi la mattina si esaurisce, le voci e l’allegria si dileguano, la gente torna al mondo di fuori con qualche bottino, qualcuno pulisce per terra spruzzando acqua dappertutto e torna il silenzio fino all’alba che segue.